FRIDORA - delizie sottozero
Più fresco del fresco
è sempre la stagione giusta
Fresh vs Frozen
Alcune specie ittiche e ortofrutticole sono reperibili ed esprimono le loro migliori qualità solo in alcuni periodi dell’anno.
Scegliere un prodotto surgelato, abbattuto direttamente sul luogo d’origine con il metodo dell’shock freezing, significa avere sempre a disposizione un ingrediente che mantiene inalterate le sue proprietà.
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Tabella completa dei valori nutrizionali
lo sapevi che
Metodi di pesca e lavorazioni
Per assicurare una totale trasparenza Fridora vuole farvi conoscere i metodi di pesca.
Questo metodo può essere utilizzato per i nostri pesce spada e merluzzi islandesi.
La pesca ad amo può essere effettuata sia con lenza a mano o a canna con supporto meccanizzato. Per le lenze a mano si utilizzano mulinelli meccanizzati; per le canne da pesca la gestione della lenza e il movimento della canna sono automatizzati.
Questo metodo può essere utilizzato per i nostri calamari, pesce spada e merluzzo.
Il palamito o palangaro è un attrezzo di pesca professionale costituito da una lunga lenza di grosso diametro con inserti ad intervalli regolari.
Questo metodo di pesca permette di indirizzare l’attività di pesca alla specie desiderata con una certa selettività.
Si ritiene che abbia avuto origine in Catalogna nel 1700, e da qui si sia rapidamente diffuso nel resto d’Europa e nel mondo.
Il palamito viene in genere calato la sera e salpato al mattino successivo ma non è un imperativo, infatti alcune specie vengono pescate durante il giorno. Con questa tecnica si insidiano vari tipi di pesce, da piccoli come le aguglie a grandi come tonni e pesci spada. Un tempo il palamito, dopo ogni cala, veniva disteso sulla spiaggia per eliminare gli eventuali imbrogli e sostituire gli ami mancanti.
In alcune marinerie del nordatlantico vengono utilizzate macchine particolari che svolgono autonomamente ed in automatico le operazioni di innesco, calata, salpata, slamatura dei pesci, pulizia degli ami dall’esca residua, ed immagazzinaggio. In Scandinavia (Norvegia in particolare) piccole barche (10mt in media) calano ai merluzzi dai 10mila ai 25mila ami al giorno.
Questo metodo può essere utilizzato per i nostri rombi soasi o chiodati dell’Olanda.
La sciabica (o Sciàbeca) è una rete da pesca a strascico, per pesce piccolo, usata sotto costa, in bassi fondali ed utilizzata manualmente. La tecnica di pesca con la sciabica prevede di mantenere un capo della rete a terra mentre una barca a remi la depone a semicerchio con la concavità rivolta verso la spiaggia fino a ricondurre l’altro capo nuovamente a terra.
A questo punto, i pescatori iniziano a tirare la sciabica, per far sì che il pesce rimanga intrappolato nella parte centrale, con movimenti lenti e misurati in modo tale che i pesci non sfuggano ma vengano trascinati a riva mano a mano che la rete si restringe.
Questo metodo può essere utilizzato per i nostri polpi.
Le nasse sono trappole mobili, perché possono essere spostate da un’area di pesca all’altra in base agli spostamenti delle prede. Le nasse più antiche sono quelle in vimini, ma oggi si utilizzano anche materiali plastici o metallici. Le Nasse sono attrezzi ancorati al fondo marino tramite pesi. Normalmente vengono calate in mare in serie, legate da corde a distanza fissa. Le nasse sono munite di un’apertura congegnata in modo che i pesci e i crostacei che entrano per nutrirsi dell’esca non possano più uscire. Vengono usate per la cattura di una varietà enorme di specie che vanno dai pesci ai crostacei e ai molluschi.
Questo metodo può essere utilizzato per le nostre mazzancolle del Mediterraneo.
Il tramaglio è il più comune e diffuso tipo di rete da posta fissa, ed è composta appunto da tre strati di maglie, i più esterni a maglie larghe ed il più interno a maglie strettissime e di superficie maggiore degli altri due (in maniera che sia meno tesa delle pezze). La preda penetra attraverso le maglie molto larghe della pezza più esterna ma rimane inesorabilmente avviluppata (ammagliata) nella mappa, formando un “sacchetto” all’esterno della parete dal lato opposto da quello di entrata. Questo rende assai più agevole estrarre (smagliare) la preda, perché basta rinfilare il sacchetto di mappa all’interno della pezza ed il pesce si “smaglia” da sé. Questa rete viene utilizzata soprattutto nei pressi di fondi rocciosi o nei pressi delle foci. Il tramaglino è una modificazione del tramaglio che ha un’altezza delle pezze molto minore per cui pesca solo nelle immediate vicinanze del fondale. Viene utilizzata per la cattura delle triglie o dei crostacei come le mazzancolle.
Questo metodo può essere utilizzato per i nostri tonni atlantici e alici del Mediterraneo.
Le reti da circuizione sono reti da pesca atte a circondare un tratto di mare nel quale è stato localizzato un banco di pesci che viene circondato lateralmente e dal basso e poi catturato con immediata azione di recupero della rete stessa, impedendo ai pesci di fuggire verso il basso. Per catturare i tonni si usa una rete da circuizione nota come tonnara volante, differente per le dimensioni e la robustezza, molto maggiori di quelle di una rete a circuizione classica, a causa dell’assenza di fonti luminose e per il fatto che la rete viene calata velocissimamente attorno al banco una volta che questo è stato individuato da un’apposita vedetta.
Questo metodo è utilizzato per i nostri salmoni della Norvegia, spigole e orate del Mediterraneo.
Un prodotto tipico dell’acquacoltura in mare sono i salmoni, che vengono tenuti in gabbie circolari situate in mare aperto dal diametro medio di 130 metri e profonde in media circa 50 metri. I pesci vengono controllati quotidianamente dagli addetti ai lavori e nutriti attraverso dei sistemi computerizzati che assicurano agli animali la quantità di cibo giusta per uno sviluppo completo nel giro di 3 anni.
le zone FAO
Come appena pescato
Le zone FAO sono aree geografiche definite dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura, in inglese Food and Agriculture Organization (FAO) e ci aiutano a conoscere i luoghi di origine.
Ad ogni mare il suo pesce, il Merluzzo Nordico dell’Islanda, il calamaro verace del Marocco, i gamberi rossi di Mazzara del Vallo in Sicilia. Sono solo alcune delle eccellenze che i mari ci possono offrire.
Dopo un’attenta ricerca e molteplici assaggi Fridora ha scelto per voi una varietà di prodotti dai migliori fornitori e luoghi di origine.
due metodi di conservazione
Congelato vs Surgelato
Molte persone potrebbero pensare che sia meglio acquistare un prodotto fresco per poi congelarlo nel freezer di casa, rispetto a comprare un prodotto surgelato all’origine con tecnologie e appositi macchinari.
NON È ASSOLUTAMENTE COSÌ E VI SPIEGHIAMO IL PERCHÈ.
È importante conoscere e distinguere i due tipi di conservazione alimentare che prevedono basse temperature: congelazione e surgelazione.
La congelazione ovvero “il metodo casalingo” , viene comunemente usata per evitare il deterioramento dei prodotti e consiste nel riporre gli alimenti nel freezer a temperature tra i – 7° C ed i – 18°C.
Prima che il prodotto sia completamente congelato passano molte ore e l’acqua contenuta all’interno si trasforma lentamente in grandi cristalli di ghiaccio che rompendo le pareti delle cellule, causano la perdita della qualità del prodotto.
La surgelazione shock-freezing iqf, può essere svolta solo con appositi macchinari che raggiungono bassissime temperature, (-40°C). Solo dopo aver subito questo shock termico, il prodotto viene mantenuto ad una temperatura costante e monitorata di -18°C.
Grazie a questa tecnologia il freddo raggiunge il cuore del prodotto in tempi molto brevi (dalle 2 alle 4 ore) permettendo ai liquidi all’ interno dei prodotti di trasformarsi in micro cristalli di ghiaccio, lasciando perfettamente intatta la parete cellulare e mantenendo così inalterate le proprietà organolettiche e i valori nutrizionali. Fridora seleziona solo i fornitori che garantiscono questo processo direttamente a bordo di barche specializzate e sui luoghi di raccolta.
Più fresco del fresco.
la garanzia di un prodotto fresco
Che cos’è la freschezza realmente
Negli anni ’60 si è creata una bolla di pregiudizio intorno al pesce surgelato, questo perché le tecniche utilizzate per surgelare i prodotti non erano adeguate; si era disposti a pagare di più pur di avere un prodotto qualitativamente superiore e fresco, ovviamente. Ma non perché il pesce fosse surgelato, ma perchè era di qualità inferiore al momento della surgelazione.
Ad oggi, la tecnologia e la ricerca scientifica ci hanno permesso di trovare un metodo che mantiene inalterate le qualità e la freschezza dei prodotti: lo shock-freezing iqf.
La qualità è determinata da quando, dove e come viene pescato il pesce, ma soprattutto da come questa qualità (la freschezza) rimanga inalterata dalla pesca e raccolta fino alla tua cucina.
ECCO PERCHè NON TUTTI VENDONO PRODOTTI SURGELATI
Che il pesce fresco sia superiore a quello surgelato è una vecchia credenza
Ecco perché non vendono tutti prodotti surgelati
In gran parte lo fanno, solo che è ancora forte il vecchio stigma sociale per cui il pesce fresco sia superiore a quello surgelato. Perciò molti decidono di venderlo come DECONGELATO: lo scongelano come fase intermedia tra il surgelamento iniziale e l’acquisto. Questo non perché abbia un senso, anzi il prodotto è al suo meglio se viene maneggiato il meno possibile, ma soddisfa quella vecchia convinzione.
freschezza garantita
Shock freezing iqf
La scelta delle materie prime e della loro Freschezza viene garantita dallo shock-freezing iqf (Individual Quick Freezing).
Un procedimento che surgela i singoli prodotti facendoli passare ad uno ad uno su un nastro trasportatore, sottoponendoli a flussi d’aria con temperatura di -40° C e questo avviene direttamente sul luogo di pesca e raccolta!
ogni prodotto ha una sua lavorazione
Le lavorazioni
Per quanto riguarda la LAVORAZIONE, ogni prodotto ha una sua lavorazione ad hoc.
Questo permette la migliore resa possibile.